13 luglio 2012

segui la diretta video. Spagna è iniziata la resistenza al governo Rajoy


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Più di mille persone stanno occupando le vie di Madrid e Barcellona. Via Genova nella capitale Spagnola e Via Urgell nel capoluogo catalano, rispettivamente per protestare di fornte alle sedi del Partido Popular contro gli ultimi tagli approvati questo venerdi durante l’ultimo consiglio dei ministri. La cittadinanza ha risposto cosi alla chiamata realizzata via twitter nel pomeriggio dal movimento 15-M (gli indignati che avevano paralizzato la Spagna lo scorso anno ). Chiamata partita con l’hashtag #quesejodan (che si fottano) in relazione al tam tam mediatico in relazione all’espressione usata mercoledì dalla deputata del PP Andrea Fabra nella seduta plenaria del congresso durante l’annuncio dei tagli ai sussidi di disoccupazione. Sotto la sede nazionale del PP a Madrid il coro che si alza è "El próximo parado, que sea un diputado", (il prossimo disoccupato sia un deputato) , lo stesso che riecheggia a Barcelona, dove tra gli indignati e la polizia che circonda l’edificio della sede si era alzata la tensione. Tensione dissolta senza che si sia prodotto nessun incidente grave. A Madrid una delegazione degli indignati ha raggiunto anche la sede del PSOE, atmosfera di tensione anche sotto casa dei socialisti, dove si sono registrati lanci di bottiglie e lattine che hanno innescato le cariche della polizia. Difficile per gli spagnoli informarsi sui media tradizionali e i quotidiani online, dove tutto sembra attutito. Solo il cinguettio di twitter rompe il silenzio della stampa e da voce alla popolazione colpita. La resistenza al governo Rajoy è iniziata

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